DIFFERENZA TRA TRAPANO E AVVITATORE

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Qual è la differenza tra trapano e avvitatore? [4 punti per fare chiarezza]

 

Se sei interessato a capire qual è la differenza tra un avvitatore (elettrico o a batteria) e un trapano a percussione (o battente), sei arrivato nella pagina giusta.

 

In questo breve articolo illustrerò le 4 principali differenze tra trapano elettrico e avvitatore, con l’aggiunta di qualche consiglio per un futuro acquisto.

 

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1) Funzione

 

La prima differenza è contenuta nel nome stesso dei 2 utensili:

 

Avvitatore: è un utensile elettrico, a batteria o pneumatico, utilizzato principalmente per avvitare viteria in generale, utilizzando delle apposite punte sagomate, chiamate “inserti“, di diverse forme e dimensioni: i più famosi sono gli inserti a croce, ma si stanno diffondendo sempre più quelli torx, sia in ambito elettronico che industriale (riducono le possibilità di spannaggio della cava in testa alla vite).

 

In questo articolo l’attenzione sarà posta sulle prime due categorie di avvitatore, elettrico e batteria.

 

Trapano: utensile manuale o elettrico, inventato alla fine dell’Ottocento, utilizzato per la foratura di materiali vari quali metallo, legno e cemento; la funzione di percussione o battente, nella tipologia elettrica, è un valido supporto nel caso sia richiesta frequentemente la foratura di calcestruzzo, cemento, pietra o inerti in generale.

 

Di seguito considereremo solo il trapano elettrico come “case study”.

 

 

2) Velocità di rotazione

 

La velocità di rotazione di un avvitatore è inferiore a quella di un trapano ed è direttamente correlata alla struttura meccanica dell’utensile stesso.

 

L’avvitatore, infatti, sia esso elettrico o a batteria è composto da un meccanismo a riduttore, che consente di diminuire il numero di giri in uscita (è buona norma che sia superiore a 1000 rpm).

 

Vedi a questa pagina alcuni esempi di avvitatori a batteria.

 

Inoltre, è spesso presente un meccanismo a frizione, regolabile dalla posizione 1 alla 10 che permette di “staccare” automaticamente la rotazione dell’inserto al raggiungimento del valore di coppia corrispondente alla posizione scelta.

 

Questo viene fatto per evitare il grippaggio o spannamento della testa della vite, che ne impedirebbe il futuro svitamento.

 

Il trapano elettrico, invece, è composto da un sistema ad ingranaggi che trasmette il moto dal motore alla punta tramite una catena cinematica, con un rendimento di circa il 50%, e genera una velocità in uscita superiore rispetto all’avvitatore (anche fino a 3000 rpm).

 

Tutti i moderni trapani presentano un variatore di giri per adattare la foratura al tipo di materiale con cui si sta lavorando.

 

Per esempio la foratura di acciaio inossidabile (inox) viene fatta a giri molto bassi per evitare surriscaldamento e usura della punta, mentre la foratura del legno richiede giri elevati onde evitare scheggiatura dei bordi del foro.

 

Che cos’è, invece, il trapano a percussione?

 

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Se il trapano è a percussione o battente, tramite un’apposita manopola che funge da selettore, è possibile passare dalla modalità foratura con moto rotativo alla modalità foratura con moto alternativo o battente.

 

Il selettore, infatti, attiva il funzionamento di due ingranaggi o dischi scanalati che alternativamente si sormontano e spingono la punta avanti e indietro.

 

La differenza tra le due modalità è segnalata da dei simboli universali, una punta per la foratura e un martello per la percussione (vuoi maggiori dettagli sulla differenza tra trapano a percussione e tassellatore? Allora leggi questo specifico articolo).

 

3) Potenza

 

Sebbene esistano avvitatori elettrici molto potenti, utilizzati principalmente in ambito industriale o in settori specifici come carrozzeria, la maggiore flessibilità di utilizzo è data da un utensile a batteria e, quindi, portatile.

 

In questo caso la potenza di un avvitatore è molto inferiore a quella di un trapano; il parametro principale che identifica la potenza di un utensile a batteria è il numero di Volt della batteria stessa: i valori vanno da 7,2 V fino a 36 V per gli ultimi modelli (se vuoi saperne di più su caratteristiche e differenze degli utensili a batteria leggi questo articolo dove viene spiegato come si identificano le performances di potenza e durata).

 

E’ bene ricordare che molti avvitatori consentono tramite un apposito selettore meccanico di attivare la funzione foratura, evidenziata dal simbolo universale di una punta.

 

Ma visto il minor numero di giri a cui lavorano e la potenza inferiore del motore, il diametro massimo dei fori realizzabile è minore rispetto ad un trapano e varia anche in base alla durezza del materiale stesso da forare (per esempio il diametro massimo dei fori su muratura è inferiore a quello realizzabile su legno, mentre i metalli si collocano in una posizione intermedia).

 

Alcuni produttori nel datasheet della macchina riportano i diametri massimi al variare dei materiali per orientare l’utente verso un utilizzo responsabile al fine di evitare sovraccarichi dell’utensile stesso.

 

Il trapano elettrico, come detto, è in grado di sviluppare potenze maggiori e, quindi, per sua natura più adatto alle operazioni di foratura su tutti i tipi di materiale.

 

Si ricorda che la potenza di targa indicata nel trapano elettrico rappresenta il valore assorbito e non quello sviluppato; come accennato in precedenza il rendimento del sistema è di circa il 50%: se la potenza indicata è di 1000 W, allora quanto sviluppato alla punta è 500 W.

 

4) Tipi di punte

 

Nel trapano elettrico a percussione o battente si inseriscono le punte a codolo cilindrico, la cui tipologia varia a seconda del materiale da forare (le differenze sono sulla forma dell’elica per lo scarico del truciolo e sull’angolo e forma del tagliente).

 

Il trapano elettrico, ovviamente, è utilizzato per forare tutti i tipi di materiali.

 

In particolare si possono montare le punte per foratura di acciaio, volgarmente chiamato ferro, ma anche acciaio inossidabileghisa o alluminio.

 

Il mandrino in cui vengono innestate è principalmente di 2 tipi: con serraggio a chiave, dove la punta una volta inserita è bloccata tra le ganasce con una apposita chiave dentata, o con serraggio automatico (mandrino autoserrante), dove non è necessario alcun ulteriore strumento per il bloccaggio, ma la semplice rotazione della ghiera porta al serraggio completo.

 

Il primo tipo è impiegato dove le potenze sono elevate e la possibilità di slittamento della punta è maggiore (nel caso di moto relativo tra punta e mandrino si genera usura tra le parti, di solito sulla punta, a causa del trattamento superficiale di carbocementazione, nitrurazione o tempra superficiale eseguito sulle ganasce del mandrino), mentre il secondo è sempre più diffuso tra i normali utensili per uso artigianale o domestico.

 

L’avvitatore, invece, presenta un attacco esagonale da 1/4″ per le specifiche punte, che come detto sono chiamate “inserti”; esistono moltissime tipologie di inserti: croce per legno PZ, croce per ferro PH, taglio, esagonale, torx, bussola esagonale, …

 

Esistono anche inserti specifici per la foratura e la filettatura (qui il link) che hanno il codolo esagonale da 1/4 per essere innestati nell’alloggiamento dell’avvitatore e la parte terminale elicoidale con diametri da 1 a 10 mm, come una normale punta per foratura.

 

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Molti produttori hanno recentemente sviluppato dei mandrini a ganasce che possono essere applicati rapidamente all’alloggiamento degli inserti, al fine di fornire maggiore flessibilità all’utente con una sola macchina (vedi qui un esempio).

 

in questo modo un avvitatore si può trasformare in trapano semplicemente inserendo un accessorio con un click.

 

Così facendo si possono utilizzare le normali punte a codolo cilindrico anche su un avvitatore (se vuoi scoprirne di più dai un occhio a questo prodotto!).

 

Dall’altro lato anche nei normali trapani si possono utilizzare gli inserti per avvitare e questo è possibile grazie al montaggio di un semplice portainserti che viene stretto tra le ganasce del mandrino come se fosse una punta a codolo cilindrico.

 

Inoltre, i trapani moderni, consentono di regolare la velocità di rotazione, che deve essere impostata sempre al minimo, poiché l’assenza della frizione non consente la corretta dosatura della forza (in sostanza si rischia di utilizzare troppa forza,o meglio coppia, durante l’avvitamento e di rompere la vite o il supporto).

 

Conclusioni

 

Prima di acquistare un avvitatore o un trapano è bene identificare le proprie necessità: se sei un utente privato che deve realizzare dei piccoli lavoretti domestici allora la tua scelta dovrà essere rivolta ad uno tra un avvitatore a batteria o un trapano elettrico a percussione o battente.

 

In questo caso, supponendo che il lavoro sia diviso al 50% tra foratura e avvitamento, la scelta deve essere legata alle dimensioni e quantità dei fori da realizzare, nonché il materiale del supporto: se il diametro massimo è circa 10 mm, valore normalmente assicurato dai mandrini ad aggancio rapido per gli avvitatori, su legno, allora un avvitatore a batteria potrebbe soddisfare le tue esigenze.

 

In questo caso vedi qui alcuni esempi di avviatori che garantiscono un ottimo rapporto tra qualità e prezzo di acquisto.

 

Se, invece, necessiti spesso di forare calcestruzzo con diametri elevati, perché per esempio stai lavorando ad una pompeiana da fissare su una parete esterna della tua casa, un trapano a percussione o battente è più adatto alle tue esigenze.

 

Inoltre, il successivo avvitamento lo puoi effettuare con un portainserti inserito direttamente nel mandrino del trapano, tenendo presente di regolare al minimo la velocità di rotazione.

 

Dall’altro lato, se se il proprietario di una piccola officina meccanica, carrozzeria o sei un artigiano e necessiti di potenze maggiori allora potresti valutare l’acquisto separato di un avvitatore elettrico, che potrai stressare maggiormente vista la maggior specificità dell’utensile.

 

Ti lascio, infine, con un ultimo consiglio: durante lo svolgimento di qualsiasi lavoro, sia esso professionale o domestico, soprattutto nel campo dell’utensileria elettrica, la frase “chi più spende, meno spende” è un postulato che non richiede dimostrazione.

 

Infatti, non c’è nulla di più frustrante che spendere più energie di quanto necessario perché gli strumenti a disposizione non sono adeguati o si rompono durante l’utilizzo!

 

Cerca di valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo in quanto spendere poco non significa aver fatto l’affare della settimana; spendere poco significa ricevere qualcosa di qualità proporzionata a quanto investito.

 

Assicurati, infine, di ricevere conferma di adeguata assistenza anche dopo l’acquisto, che si misura con il fatto che la marca/brand in questione è in grado di offrire un vasto assortimento di ricambi per il prodotto desiderato.

 

Non c’è nulla di strano, infatti, che parti meccaniche con il tempo si possano usurare, come avviene nelle automobili, ma generalmente con semplici interventi si può tornare a utilizzare il proprio trapano a battente o tassellatore ancora per molti anni!

 

Tutte le marche di Ferramenta Paride

 

Ferramenta Paride si occupa dal 1986 di vendita di elettroutensili e utensili elettrici a Treviso e provincia. La scelta è stata quella di puntare su prodotti di qualità, sinonimo di robustezza, affidabilità e durata.

 

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Tutti i marchi di Ferramenta Paride sono a questo link, oppure clicca nell’immagine qui sotto per accedere alla sezione “utensili elettrici e accessori” ecommerce. Altrimenti contattaci o vieni a trovarci in negozio a Carbonera in provincia di Treviso.

 

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4 commenti

  1. Salve, mi servirebbe il consiglio di un esperto. Dovrei smontare un grosso armadio per poi rimontarlo altrove. Non so bene quando userò ancora l’avvitatore, e anche per questo non volevo prendere uno dei modelli di http://www.lecosemigliori.com che sono troppo costosi. Ne ho trovato invece uno da 10€ della Black&Decker, che consigliano per piccoli lavori. Secondo voi può bastare o rischio che si inceppi subito? L’armadio è abbastanza recente, non ha viti durissime. Grazie. Cornelia.

    • Buongiorno Cornelia,
      posso raccontarle la nostra esperienza nel corso di trent’anni di lavoro nel settore elettroutensili.
      Da una quindicina d’anni si trovano sul mercato prodotti a basso costo e quando sono usciti nei negozi, avendo avuto un prezzo molto più basso rispetto ai prodotti professionali, c’è stata inizialmente una corsa del consumatore verso questo tipo di prodotti. Il problema è che il prezzo è legato alla qualità del prodotto e non c’è possibilità di scollegare le due cose; è vero, qualche volta si può trovare un’offerta che permette di risparmiare qualche decina di euro, ma c’è una grossa differenza tra un prodotto nato per costare poco e uno in offerta. Negli ultimi anni, invece, c’è un ritorno del consumatore verso la qualità. Prodotti sotto i 100€ presentano ingranaggi in plastica o una meccanica molto debole. Anche quelli che vedo in quel sito non sono prodotti che consiglierei, perché materiale hobbistico. Le consiglio, invece, di dare un’occhiata a questa pagina con i prodotti che noi suggeriamo: http://www.ferramentaparide.it/treviso-utensileria/treviso-utensili-elettrici-accessori/treviso-trapani-e-avvitatori/treviso-avvitatori-a-batteria
      Ricordo che nei prodotti a batteria la differenza la fa la batteria stessa, come nei cellulari per intenderci. Più affidabile e più di qualità sarà la batteria, più costerà l’avvitatore.
      Saluti.

  2. Buongiorno, avrei necessità di acquistare un trapano a batteria simile a quelli recensiti su questo sito e volevo sapere se ne avete e se mi potete inviare il link..Sul sito in questione i modelli di fascia alta hanno un costo troppo elevato…inoltre vorrei acquistare da un sito specifico come il vostro..

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