COME SCEGLIERE LE SCARPE ANTINFORTUNISTICHE

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Devi sostituire un vecchio paio di scarpe antinfortunistiche ormai consumate e rovinate?

Oppure stai pensando di comprare la tua prima scarpa antinfortunistica?

Immagino, però, che tu abbia qualche difficoltà nella scelta del modello e su come districarti nell’infinità di marchi, prodotti e varianti disponibili nel mercato.

Ma non ti preoccupare.

In questa rapida e sintetica guida metterò a disposizione l’esperienza maturata in più di 30 anni nel settore.

Ti spiegherò passo dopo passo in soli 6 passaggi come scegliere le scarpe antinfortunistiche più adatte alle tue esigenze.

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Foto tratta da catalogo Sparco Teamwork

Sommario

In questo articolo sono trattati nel dettaglio i seguenti argomenti:

Premessa

Prima di cominciare l’analisi è bene sottolineare un punto fondamentale.

Le scarpe antinfortunistiche sono un particolare tipo di calzature che deve assicurare la protezione del piede in ambito lavorativo.

Ma come per le scarpe da passeggio, running o da cerimonia la calzata e il feeling con la scarpa antinfortunistica è molto soggettivo.

Di conseguenza, anche se un collega o conoscente ti consiglia un particolare tipo di scarpa antinfortunistica con cui si trova a suo agio, ti suggerisco sempre di provarla prima di acquistarla: la forma del piede, infatti, dipende da persona a persona.

Video didattico

In questo video ho riassunto tutti i punti trattati nel seguito: se hai poco tempo a disposizione dacci un’occhiata!

Tutti gli approfondimenti, invece, li trovi nelle righe successive.

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Quali sono i tipi di scarpe da lavoro?

Le scarpe da lavoro sono divise in 5 gruppi principali:

  1. Scarpe alte: garantiscono sostegno e protezione alla caviglia, nonché protezione dal freddo;
  2. Scarpe basse: assicurano flessibilità e leggerezza, senza però proteggere la caviglia;
  3. Stivali: usati quando l’impermeabilità assoluta è necessaria;
  4. Sandali: assicurano la traspirazione del piede, soprattutto durante il periodo estivo, ma non è indicato per ambienti lavorativi sporchi e del settore edile;
  5. Zoccoli: presentano una suola antiscivolo e sono utilizzati nel settore medicale o gastronomico.

In questa guida considereremo solo le prime 2 tipologie, che fanno parte delle scarpe antinfortunistiche.

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Cosa sono e come si classificano le scarpe antinfortunistiche?

Le calzature antinfortunistiche sono dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) che devono soddisfare i requisiti indicati nella Direttiva Europea CEE 89/686 al fine di ottenere la marchiatura CE di conformità.

La norma EN ISO 20345:2011 contraddistingue con una “S” (Safety) le calzature di sicurezza, definendole:

“Calzature con caratteristiche atte a proteggere il portatore da lesioni che possono derivare da infortuni nel settore di lavoro per il quale le calzature sono state progettate, dotate di puntali concepiti per fornire una protezione contro gli urti quando provati ad un livello di energia di 200J”.

Tuttavia esistono diverse classi di sicurezza delle scarpe antinfortunistiche, identificate dall’aggiunta di un numero, talvolta di un’altra lettera dopo la prima “S” o di sigle ulteriori; vedremo comunque i dettagli nel seguito.

Oltre alla resistenza del puntale a 200J, i requisiti minimi che sono presi in considerazione per la classificazione sono:

  • Resistenza agli oli e idrocarburi (sigla FO);
  • Assorbimento dell’energia nella zona tallone (E);
  • Presenza di suola antistatica (A);
  • Presenza di suola anti perforazione (P);
  • Impermeabilità dinamica (WRU);
  • Resistenza allo scivolamento (SR).

Nota sulla resistenza allo scivolamento.

La normativa definisce 3 diverse classi di resistenza allo scivolamento SR, che sono le seguenti:

  • SRA: resistenza allo scivolamento con suolo in ceramica con acqua e detergente;
  • SRB: resistenza allo scivolamento con suolo in acciaio e glicerina;
  • SRC: resistenza allo scivolamento in entrambe le situazioni precedenti.
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Foto tratta da catalogo Sparco Teamwork

Non serve specificare, quindi, che la classe SRC è quella più completa.

Nota sulla presenza di suola antistatica.

La caratteristica ESD (ElectroStaticDischarge) indica una scarica di energia statica che passa da un corpo ad un altro.

Per le calzature da lavoro, la resistenza alle scariche elettriche è regolata dalla normativa CEI EN 61340-5-1.

Nei luoghi di lavoro a rischio, le scariche ESD possono essere alla base di incidenti anche gravi, come per esempio la causa di innesco di incendi, oltre che danneggiare macchinari e loro componenti sensibili.

Le scarpe ESD sono necessarie quando si lavora:

  • Con microchip
  • Nella produzione di parti elettriche sensibili
  • Nella verniciatura
  • A contatto con liquidi e gas infiammabili.

Una scarpa ESD ha una resistenza elettrica che va dai 100 kOhm ai 35 MOhm.

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Foto tratta da catalogo Sparco Teamwork

Per concludere, quanto più una scarpa antinfortunistica soddisfa i requisiti precedenti, tanto più alto è il numero che identifica il suo grado di sicurezza: dal valore base SB si passa poi all’S1 fino ad arrivare al massimo grado di protezione che è S5.

Tra qualche riga vedremo una spiegazione più dettagliata.

Come sono fatte le scarpe antinfortunistiche?

Componenti

Le scarpe antinfortunistiche sono calzature dotate di una struttura particolare che le rende adatte al lavoro in luoghi dove la possibilità di infortunio ai piedi è elevata, come cantieri o magazzini.

Nel dettaglio i componenti caratteristici di una scarpa antinfortunistica sono:

  1. Puntale: parte di rinforzo applicata in corrispondenza della punta della scarpa che protegge le dita dei piedi da schiacciamenti o urti;
  2. Lamina anti perforazione: materiale resistente inserito all’interno della scarpa con lo scopo di evitare che oggetti affilati o taglienti raggiungano il piede;
  3. Suola: parte inferiore della scarpa che può essere antiscivolo, antistatica, antiacido, anti abrasione;
  4. Tomaia: parte superiore della scarpa che a seconda del materiale con cui è realizzata offre proprietà impermeabili, traspiranti, protettive verso acidi o calore.

Materiali

Le scarpe antinfortunistiche non devono essere valutate attraverso il requisito estetico, che è quasi sicuramente il primo fattore che si considera nella scelta di una calzatura tradizionale.

Per questo motivo, infatti, spesso le calzature di sicurezza non sono esteticamente gradevoli.

Tra i fattori da valutare nella scelta di una scarpa antinfortunistica, oltre alla sicurezza, rientrano sicuramente aspetti come i materiali con cui è realizzata, il colore e la flessibilità.

Analizziamo come primo aspetto la flessibilità che è legata ai materiali impiegati nella scarpa.

Come spiegato qualche riga sopra, i materiali con cui sono realizzati il puntale e la lamina anti perforazione hanno un notevole impatto nel peso della scarpa.

Inoltre, immaginando di avere una lamina in metallo nella suola, è facile intuire come la flessibilità della scarpa sia notevolmente ridotta.

In particolare, per esempio per gli elettricisti o idraulici che sono spesso in ginocchio e, quindi, con il piede o le dita piegate, è vivamente consigliato scegliere un tipo di scarpa con lamina anti perforazione non in metallo, come il kevlar.

Le suole sono realizzate in poliuretano o gomma nitrilica.

Inoltre, per gli elettricisti è d’obbligo l’assenza di parti magnetiche all’interno della calzatura.

Come detto, i nuovi materiali compositi garantiscono tutte le proprietà di sicurezza ma con peso e rigidezza inferiori della calzatura.

Dal punto di vista dei colori, inoltre, la scelta dovrebbe essere guidata da un senso pratico.

Muratori e carpentieri utilizzano il colore beige perché in grado di mascherare lo sporco di fango e polvere.

I magazzinieri, gli operai in officine meccaniche, gli autotrasportatori, invece, puntano al nero per evitare che lo sporco si noti.

Categorie di scarpe antinfortunistiche

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Foto tratta da catalogo Sparco Teamwork

1. Categoria SB

Una scarpa antinfortunistica marchiata SB presenta un livello di sicurezza base, cioè quello corrispondente a quanto indicato nella norma EN ISO 20345:2011, in cui è richiesta la protezione contro gli urti di almeno 200 J, realizzata con un puntale a protezione della dita.

Oltre a questa caratteristica, le scarpe antinfortunistiche della classe SB presentano anche le proprietà di resistenza agli oli e idrocarburi (FO), assorbimento dell’energia nella zona del tallone (E), presenza di suola antistatica (A).

2. Categoria S1

Il gruppo immediatamente successivo è quello delle scarpe antinfortunistiche di categoria S1.

Alle proprietà precedenti di SB si aggiunge la resistenza antistatica, indicata dalla lettera A.

3. Categoria S1P

Il gruppo successivo è la categoria S1P: queste scarpe presentano all’interno della suola una lamina anti perforazione, indicata appunto dalla lettera P.

4. Categoria S2

Le scarpe di categoria S2 abbinano alla categoria S1 una tomaia impermeabile.

Questa è in grado di garantire una assoluta impermeabilità per almeno 60 minuti, realizzata attraverso un trattamento idrorepellente che ne causa un aumento del costo.

Attenzione: questa categoria non presenta la lamina anti perforazione all’interno della suola.

5. Categoria S3

Le scarpe antinfortunistiche identificate con il simbolo S3 uniscono alle caratteristiche della S2 anche la lamina anti perforazione.

6. Categoria S4

Se l’impermeabilità da 60 minuti della categoria S2 è aumentata fino al 100%, ossia per qualsiasi condizione e durata, allora la scarpa antinfortunistica è indicata con il simbolo S4.

7. Categoria S5

Quando poi ad S4 si aggiunge la lamina anti perforazione, allora il massimo grado di sicurezza è ottenuto, indicato con S5.

Queste sono le scarpe richieste per gli operatori del settore edile, come muratori e carpentieri.

Ovviamente è intuitivo capire che maggiore è la classe di sicurezza di una scarpa, maggiore è il suo costo.

Taglie e comparativa

Prima di vedere nel dettaglio come scegliere la scarpa antinfortunistica più adatta alle tue esigenze in 6 passaggi, ecco riportata per completezza una tabella con le misure comparative delle taglie europee, anglosassoni e americane.

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Foto tratta da catalogo Sparco Teamwork

È bene notare che non tutte le marche di calzature di sicurezza realizzano modelli oltre il numero 48.

Di conseguenza, se il tuo numero di scarpa è molto grande, per esempio 50, potresti avere delle difficoltà a trovare la scarpa adatta alle tue esigenze.

Inoltre, il costo potrebbe essere superiore a quello delle scarpe con misure normali perché prodotte in pochi pezzi.

Per quanto riguarda, invece, la differenza tra scarpa maschile e femminile, normalmente le calzature sono dichiarate unisex, anche se tuttavia la calzata è prettamente maschile.

Alcune aziende realizzano scarpe antiinfortunistiche specifiche per il sesso femminile in quanto sempre più donne hanno iniziato a svolgere lavori pesanti.

Ovviamente, come già indicato nella premessa all’inizio di questo articolo, il consiglio è quello di provare la calzatura prima di acquistarla.

Come per le normali scarpe da passeggio, infatti, aziende diverse producono scarpe con calzate diverse.

Guida in 6 passi: come scegliere le scarpe antinfortunistiche?

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Foto tratta da catalogo Sparco Teamwork

Vediamo adesso in 6 semplici passaggi come come scegliere le scarpe antinfortunistiche o calzature di sicurezza più adatte alle tue esigenze.

Per farlo è sufficiente porsi le 6 domande seguenti.

E lo faremo con un esempio concreto: immaginiamo che tu sia un elettricista.

1. Qual è il mio lavoro?

Come spiegato in precedenza le scarpe antinfortunistiche sono suddivise in categorie che rappresentano ciascuna un ben determinato livello di sicurezza.

Ogni livello di sicurezza è specifico per uno o più gruppi di lavoro.

Come elettricista, hai bisogno di una scarpa antinfortunistica con suola antistatica, quindi la categoria base SB non è sufficiente e necessariamente almeno di categoria S1.

2. Utilizzo le scarpe antinfortunistiche in situazioni peggiorative rispetto al mio normale lavoro?

Se sei un elettricista che si occupa di realizzare impianti anche all’esterno, allora potresti essere interessato anche ad avere una tomaia impermeabile, per almeno 60 min.

In questo caso devi andare a scegliere una scarpa di categoria S2.

Se lavori anche in cantieri edili, dove ferri e armature possono uscire dal terreno, allora dovresti pensare di valutare le scarpe di categoria S3, con la presenza della lamina anti perforazione.

3. Cammino molto o fletto la pianta del piede durante la giornata?

Il lavoro di elettricista implica il fatto che tu debba camminare parecchio, salire e scendere scale, oppure flettere la pianta del piede mentre sei in ginocchio.

Questo necessita di indossare delle scarpe leggere con puntale e lamina anti perforazione, se considerata utile, che quindi siano realizzati in materiali leggeri e flessibili, come i compositi.

Meglio quindi evitare l’acciaio per evitare di affaticare il piede.

4. Soffro di qualche disturbo agli arti inferiori o mi affatico parecchio se cammino?

Se a causa di qualche acciacco fisico o per la conformazione del tuo piede hai delle difficoltà a trovare delle scarpe antinfortunistiche che non ti affatichino le gambe, allora pensa a delle calzature dotate di soletta interna con tecnologia “memory foam”.

Questa speciale caratteristica, comune in molte scarpe da passeggio, consente di adattare la superficie di appoggio della scarpa alla forma del piede.

Le aree della suola con pressione maggiore sono “appiattite” maggiormente al fine che tutta la pianta del piede è in contatto con la scarpa.

Questo permette di mantenere la pressione uniforme, generata dal peso della persona, sul piede evitando di affaticare zone isolate.

5. Quale taglia devo scegliere?

La scelta della taglia è sempre un punto critico perché marche diverse possono presentare piccole differenza nella calzata e anche una leggera variazione di numero.

È consigliato provare le scarpe nel pomeriggio, quando i piedi sono più gonfi.

Inoltre, è bene sempre provare le calzature antinfortunistiche con dei calzini simili a quelli utilizzati durante il lavoro, che di solito sono più spessi di quelli da passeggio.

6. Data la classe di classe di sicurezza quale colore devo scegliere?

Quest’ultimo punto è un fattore estetico e soggettivo.

Ma come spiegato prima, i colori di base della tomaia sono all’incirca definiti: beige per i muratori e carpentieri; nero o colori scuri per le altre categorie.

Nel caso di un elettricista, il colore di base potrà essere il nero o il grigio.

I colori secondari, invece, sono lasciati al puro gusto estetico e non hanno alcuna relazione particolare con le caratteristiche della scarpa.

In generale i colori secondari puntano a distinguere una marca da un’altra, ovvero i modelli di uno stesso marchio.

Bene abbiamo finito!! È tutto chiaro?

Qui sopra ho riportato l’esempio di un elettricista, ma la stessa guida può essere utilizzata per altre tipologie di lavoro.

In linea generale si può identificare che sono richieste scarpe antinfortunistiche di categoria:

  • SB per magazzinieri, tecnici di laboratori come test di componenti;
  • S1P per lavoratori di macchine utensili o operatori specializzati nel settore meccanico;
  • S3 per idraulici o elettricisti;
  • S4 per lavoratori outdoor;
  • S5 per muratori, carpentieri e lavoratori che operano principalmente all’esterno con pericolo di perforazione della scarpa.

Le scarpe antinfortunistiche di Ferramenta Paride

Ferramenta Paride si occupa di vendita di scarpe antinfortunistiche da diversi anni.

In particolare collaboriamo con il marchio Sparco, famoso nel campo dell’abbigliamento e degli accessori automobilistici professionali.

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L’azienda Sparco produce tute, guanti, calzature per piloti amatoriali e professionali, come per esempio Formula 1.

Sparco pone una grande cura nei dettagli, realizzando scarpe antinfortunistiche ultra leggere, traspiranti e anti graffio.

Inoltre, sono quasi sempre in pelle scamosciata o in tessuti compositi o high-tech.

In particolare, le calzature di sicurezza Sparco sono disponibili fino alla categoria S3, proprio perché derivate dal settore automobilistico dove le categorie superiori non sono richieste.

I modelli Sparco di Ferramenta Paride seguono 2 linee principali:

  1. Light Line, nelle versioni Practice e Nitro, disponibili fino alla categoria S3;
  2. Drive Line, in categoria S1P, nella versione Dragster pensata per autisti di autocarri, mulettisti e magazzinieri.

1.     Light Line di Sparco

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Foto tratta da catalogo Sparco Teamwork

Questa linea di Sparco presenta 2 sottocategorie:

1.1 Practice

Protezione fino a grado S1P con suola incollata ed assorbimento di energia nel tallone, soletta removibile antistatica e mesh 3D traspirante in microfibra antigraffio della tomaia.

Le scarpe Practice di Sparco le puoi trovare a questo link, disponibili in vari colori.

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1.2 Nitro

Protezione fino a grado S3, che alle caratteristiche del modello precedente aggiunge la tomaia in pelle scamosciata resistente all’acqua e la zona del tallone metal free.

Questa è la scarpa più venduta per idraulici ed elettricisti, proprio per l’assenza di elementi metallici nella suola che garantisce una notevole leggerezza e flessibilità.

Le scarpe Nitro di Sparco le puoi trovare a questo link, disponibili in vari colori.

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2.     Drive Line di Sparco

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Foto tratta da catalogo Sparco Teamwork

Il modello Dragster di Drive Line è di categoria S1P, con tomaia in tessuto tecnico stampato e rinforzi anti abrasione, ideale per l’utilizzo indoor.

Le scarpe Dragster di Sparco le puoi trovare a questo link, disponibili in vari colori

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Ti sei fatto un’idea di quale scarpa antinfortunistica scegliere per il tuo lavoro?

Hai identificato le calzature tra i modelli Sparco che sono stati elencati?

Allora il gioco è quasi fatto!

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Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto come scegliere le miglioriscarpe antinfortunistiche in 6 passaggi.

Le calzature di sicurezza ci accompagnano per grossa parte della giornata e per questo devono essere comode, leggere e ovviamente proteggerci da possibili pericoli.

Ripeto (e non mi stancherò di farlo) che la scelta di marca e modello è soggettiva e legata alla sensazione della calzata.

Tuttavia, valutando le caratteristiche indicate nella normativa EN ISO 20345:2011, si sono analizzate nel dettaglio le categorie che identificano le calzature di sicurezza.

Si parte dal livello base SB con puntale capace di resistere a 200J, fino ad arrivare al livello S5 con tomaia impermeabile e suola anti perforazione.del

A seconda del lavoro svolto esistono delle categorie di sicurezza indicate.

Ovviamente il consiglio è quello di scegliere almeno una classe superiore in modo da risultare protetti anche in situazioni particolari che potrebbero manifestarsi saltuariamente.

Inoltre, grazie all’esempio della guida precedente si è visto come comportarsi nella scelta quando per esempio si soffre di mal di schiena o disturbi agli arti: una suola memory foam in questo caso è un valido rimedio.

Infine, stati presentati i modelli di scarpe antinfortunistiche Sparco che raggiungono il livello massimo S3, adatte per operai, magazzinieri, idraulici, elettricisti, falegnami, …

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2 commenti

  1. Ciao
    Vi devo chiedere un consiglio, attualmente indosso le Glove Textile Diadora , ma oramai hanno fatto il loro tempo , non che le ho consumate tanto o “spaccate” perchè lavoro in cantiere , tutt’altro , nel mio luogo di lavoro le scarpe antinfortunistiche sono obbligatorie ma NON sono necessarie, vi chiedo quindi che scarpe antinfortunistiche mi consigliate di comprare tenendo conto che è un luogo chiuso al riparo quindi dalle intemperie , e che non devono avere suole resistenti a chiodi/idrocarburi o qualsiasi altra forma di pericolo ma piuttosto che siano traspiranti leggere e comode
    Grazie

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